sabato 5 aprile 2008

MERAVIGLIOSI GRISSINI

Monica

230 gr acqua
10 gr concentrato di pomodoro
30 gr olio
15 gr. lievito birra
15 gr sale
10 gr zucchero+1 cucchiaino
200 gr farina n. 1
170 gr semola grano duro
80 gr farina di cereali misti (7 effe del mulino Marino)
In tutto ho usato 270 gr di liquidi e 450 gr di farine: il rapporto che continua a funzionare bene è sempre 3:5.
Certo e' un po' piu' laborioso del semplice pane, ma come torinese non potevo esimermi dal provare... e poi il risultato è di grande soddifazione: questi grissini sono veramente buoni.
Per l'impasto e la lievitazione si usa la macchina del pane (programma da 1 ora e mezza), poi si prelevano man mano dei pezzetti di pasta e si "rotolano" i grissini.
Si dispongono un po' distanziati sulla carta da forno e si lasciano lievitare ancora una ventina di minuti e poi si infornano a 180-200 ° per 12-15 minuti.

lunedì 31 marzo 2008

KING ARTHUR CUOR DI SEMOLA

Monica
Come Mago Merlino che trasforma Semola in Artù, con l'aiuto di mago Piero noi abbiamo trasformato la semola in pane di grano duro!
Piero, che ne dici? Come mi hai suggerito ho ridotto i tempi di lievitazione...e anche un po' la quantita' di acqua! Lo so che la tua ricetta è diversa, ma da quello che ho visto negli esperimenti fino ad ora, il rapporto 3 a 5 tra acqua e farina è quello che mi funziona meglio - e avevo bisogno di certezze :-)
Ma provero' anche con piu' acqua, per vedere l'effetto che fa.
Quindi ecco i tempi, possibili in quanto domenica:
ore 13: 300gr di acqua e 300gr di semola impastati pochi minuti con mezza bustina di lievito.
Subito, sopra la pappetta altri 200 gr di semola, 15 gr di sale + 10 di zucchero in una buchetta, mezza bustina di lievito dall'altro lato.
Timer impostato per partire dopo 4 ore e mezza
ore 16,30: controllatina - la cosa evolve.
ore 17,30: partenza programma normale, doratura media, 3h (Della mia mdp non ho una tabella programmi dettagliata, solo un elenco. Lo standard e' di tre ore, quello veloce e' di 1 ora, ma mi sembra troppo poco e non l'ho mai provato)
ore 19,30: tifo e incitamenti
ore 20,30: sfornato!
Ed ecco qui il fiero Arturo, tutto cresciuto e con una gran cupola in testa...



Ora dovrò adattare i tempi - e la quantità di lievito - alla mia giornata tipo: preparare l'accrocchio prima delle 8,30 e sfornare alle 19-19,30.
L'ipotesi di sfornare al mattino per ora è impraticabile: non ci sveglieremmo alle 7,30 con il profumo del pane... ma alle 4,30 con il rumore della macchina che impasta!

mercoledì 26 marzo 2008

TRISTE ARTURO

Monica

Ecco il risultato: dopo un eroico tentativo di lievitazione, testimoniato dai bordi rialzati, Arturo si è miseramente afflosciato.
Il profumo buono, il gusto anche... ma la mollica e' un po' gnucca e il risultato è un pane un po' pesante.
Dove ho sbagliato, mi chiedo?
Lievitazione troppo lunga? troppa acqua? mah! aspetto i consigli del Maestro e non demordo...

Pane di grano duro - prologo

La mia macchina del pane e' di una marca che si chiama Incontro, che e' quella dei Bennet, modello PA-838, puo' fare pane da 750 o 900 grammi e ha 12 programmi: normale (3 ore), francese, integrale, rapido (per lievito chimico), pane dolce, turbo 1 e 2, impasto, confettura, dolci (per lievito chimico), panini, forno.
Ho provato a fare Arturo, il pane di grano duro di Piero, con la tecnica dell'"atto unico" riducendo solo un po' le dosi in proporzione, per paura di tornare a casa e trovare un blob di pane che esce da sotto la porta.
Ecco come ho fatto, passo-passo.
Ieri sera, ore 23, ho messo nella macchina 360 gr di acqua oligominerale tiepida, 360 gr di semola di grano duro, mezza bustina di lievito e ho fatto impastare per qualche minuto.
Stamattina, ore 7,45, sopra la pappetta cresciuta, appicicosetta e profumata di lievito, ho aggiunto 140 grammi di semola, la mezza bustina di lievito avanzata da un lato e 15 gr di sale e 6 di zucchero dall'altro lato.
Ho impostato programma normale, crosta media, tutto per sfornare alle 19, quindi partenza macchina ore 16.
9 ore di prelivitazione notturna, + 8 ore con la farina sopra, + la lievitazione normale del programma... sarà troppo? tornerò a casa e troverò il blob di pane sul pianerottolo? oppure a un certo punto collasserà e stasera mangiamo piadina?

venerdì 21 marzo 2008

Pane!

Monica
La mia nuova macchina del pane si chiama Eugenia ed è diventata subito il mio elettrodomestico preferito. Spero che la signorina Gaggia, che ci fa dei caffè meravigliosi, non si ingelosisca troppo...
Comunque, dopo un po' di prove, ricerche ed esperimenti ho trovato una ricetta base soddifacente e buona.
Le dosi sono quelle che usa la mia amica Marina, che "sforna" quasi un pane al giorno. La tecnica, il metodo, i trucchi sono quelli di Piero , che ha un blog bellissimo, pieno di idee da provare e ha fatto una raccolta di ricette di pane molto utile e che pubblicamente ringrazio.
Come farine sto usando con grande soddisfazione quelle del Mulino Marino, qui a Torino si trovano da Eataly, sono adatte per le varie intolleranze e sono ottime.
Allora, ingrdienti base:
210 gr di acqua
2 cucchiaini di zucchero
1/2 bustina di lievito (mastro fornaio)
100 gr farina bianca (tipo 0 o 1)
100 gr semola di grano duro
150 gr. altra farina a scelta
(nel pane in foto ho usato la farina "sapori antichi" che ha diversi cereali insieme, ma si possono usare segale ecc.)
2 cucchiaini di sale.
Ho provato con due modi simili, ma non essendo abbastanza metodica c'era sempre qualche particolare diverso e non ho ancora capito se uno dei due sia meglio dell'altro! :-)
In entrambi i modi uso solo mezza bustina di lievito, e la uso tutta all'inizio.
Modo 1: (quello che ho provato all'inizio, personalizzando sui miei tempi il metodo del lievitino della raccolta di Piero)
Alla sera metto nella vaschetta 100gr di acqua, 100gr di farina, lievito e zucchero, impasto qualche minuto. Al mattino aggiungo il resto dell'acqua, il resto della farina, il sale sopra e programmo per l'ora di cena.
Modo 2: (che ho visto poi dopo sugli aggiornamenti del sito)
L'unica cosa che cambia è la quantita' di impastino iniziale: si parte con tutta l'acqua e pari quantita' di farina, il resto e tutto uguale.
Con lo stesso ambaradan ho provato anche quello di segale che e' buonissimo!

martedì 11 marzo 2008

RAVIOLI NUDI

Monica
"Ricotta, grammi 300.
Parmigiano grattato, grammi 50.
Uova, n. 2.
Bietola cotta, quanta ne sta in un pugno. Odore di noce moscata e spezie.
Sale, quanto basta.

La ricotta passatela, e se è sierosa strizzatela prima in un tovagliuolo. La bietola nettatela dai gambi, lessatela senz'acqua, strizzatela bene e tritatela fine colla lunetta. Fate un impasto di tutto, prendete il composto a cucchiaiate e mettendolo sopra a della farina, che avrete distesa sulla spianatoia, avvolgetelo bene dandogli la forma tonda e bislunga delle crocchette. Con questa dose farete circa due dozzine di ravioli. Per cuocerli gettateli in acqua, non salata, che bolla forte e levateli colla mestola forata perché restino asciutti. Conditeli o col sugo o a cacio e burro e serviteli per minestra o per contorno a un umido di carne.
Siccome la cottura ne è sollecita, bastando che assodino, cuoceteli pochi alla volta onde non si rompano
."
Pellegrino Artusi li chiama "ravioli" e basta, "perché i veri ravioli non si fanno di carne e non si involgono nella sfoglia."
Io li avevo imparati dalla nonna, che li faceva spesso, ma non si ricorda piu' come si chiamano.
Ho provato a rifarli sabato, son facili, buoni e un po' diversi dal solito. Sono risultati un po' meno morbidi di quelli che ricordavo, ma i miei amici (che non sanno com'erano quelli della nonna!) li hanno trovati comunque buonissimi.
Visti i commensali - 8 - ho raddoppato le dosi:
ricotta: 6-7 etti
parmigiano: 1 etto e mezzo
spinaci: due "palle" gia' cotti
4 uova
noce moscata
farina
Ho tritato bene bene gli spinaci già cotti e li ho mescolato con la ricotta, il parmigiano gratuggiato e le uova. E la noce moscata. L'Artusi non prevede l'aggiunta di farina, mia nonna non ricordo... ma l'impasto risultava troppo morbido e ne ho aggiunta un po': la quantità e' difficile da dire, quanto basta per avere un impasto abbastanza consistente e riuscire a fare delle pallette che non si disfino, ma non troppa per farli rimanere morbidi.
Con l'impasto ho fatto delle palline un po' bislunghe, prelevando l'impasto col cucchiaio e rotolandole sulla spainatoia ben infarinata. Le palline sono molto appiccicose: per non farle attaccare le ho messe mano a mano su un piatto, anch'esso infarinato. La cottura è breve, ma facendole poche per volta il tempo totale non e' da sottovalutare...
Per il condimento, semplicemente burro e parmigiano.

giovedì 6 marzo 2008

SPEEEDY LASAGNE

Monica
Ricetta rapidissima.
Per quelli che tornan tardi da lavorare e non hanno fatto la spesa....
Ingrdienti per due persone:
- 8-10 lasagne di quelle che possono andare direttamente in forno
- una confezione di ricotta piccola
- 6-8 pomodori secchi
- 2-3 cucchiai di capperi sotto sale
- 1 scatola di pelati
- Caciocavallo o pecorino gratuggiato
- basilico
Accendere il forno, molto caldo. Frullare la ricotta con poca acqua tiepida, i capperi sciacquati e i pomodori secchi. Aggiungere i pelati e frullare ancora un po'. Aggiustare di sale.
La salsina dev'essere abbondante e abbastanza liquida, le lasagne e il forno ne assorbiranno un bel po'.
In una teglia disporre le lasagne a strati, alternate con la salsa di ricotta e pomodoro. Cospargere ogni strato di basilico, alla fine aggiungere un filo d'olio.
Infornare per una 20 di minuti, se asciugasse troppo coprire con un'altra teglia. Appena sfornate, cospargere le lasagne del formaggio preferito... e mangiare subito!