martedì 11 marzo 2008

RAVIOLI NUDI

Monica
"Ricotta, grammi 300.
Parmigiano grattato, grammi 50.
Uova, n. 2.
Bietola cotta, quanta ne sta in un pugno. Odore di noce moscata e spezie.
Sale, quanto basta.

La ricotta passatela, e se è sierosa strizzatela prima in un tovagliuolo. La bietola nettatela dai gambi, lessatela senz'acqua, strizzatela bene e tritatela fine colla lunetta. Fate un impasto di tutto, prendete il composto a cucchiaiate e mettendolo sopra a della farina, che avrete distesa sulla spianatoia, avvolgetelo bene dandogli la forma tonda e bislunga delle crocchette. Con questa dose farete circa due dozzine di ravioli. Per cuocerli gettateli in acqua, non salata, che bolla forte e levateli colla mestola forata perché restino asciutti. Conditeli o col sugo o a cacio e burro e serviteli per minestra o per contorno a un umido di carne.
Siccome la cottura ne è sollecita, bastando che assodino, cuoceteli pochi alla volta onde non si rompano
."
Pellegrino Artusi li chiama "ravioli" e basta, "perché i veri ravioli non si fanno di carne e non si involgono nella sfoglia."
Io li avevo imparati dalla nonna, che li faceva spesso, ma non si ricorda piu' come si chiamano.
Ho provato a rifarli sabato, son facili, buoni e un po' diversi dal solito. Sono risultati un po' meno morbidi di quelli che ricordavo, ma i miei amici (che non sanno com'erano quelli della nonna!) li hanno trovati comunque buonissimi.
Visti i commensali - 8 - ho raddoppato le dosi:
ricotta: 6-7 etti
parmigiano: 1 etto e mezzo
spinaci: due "palle" gia' cotti
4 uova
noce moscata
farina
Ho tritato bene bene gli spinaci già cotti e li ho mescolato con la ricotta, il parmigiano gratuggiato e le uova. E la noce moscata. L'Artusi non prevede l'aggiunta di farina, mia nonna non ricordo... ma l'impasto risultava troppo morbido e ne ho aggiunta un po': la quantità e' difficile da dire, quanto basta per avere un impasto abbastanza consistente e riuscire a fare delle pallette che non si disfino, ma non troppa per farli rimanere morbidi.
Con l'impasto ho fatto delle palline un po' bislunghe, prelevando l'impasto col cucchiaio e rotolandole sulla spainatoia ben infarinata. Le palline sono molto appiccicose: per non farle attaccare le ho messe mano a mano su un piatto, anch'esso infarinato. La cottura è breve, ma facendole poche per volta il tempo totale non e' da sottovalutare...
Per il condimento, semplicemente burro e parmigiano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai copiato pari pari la ricetta dal libro dell'Artusi!